Archivi tag: Stefano Mancinelli

RDJ’s Awards – Seconda parte

Seconda e ultima parte dei bellissimi Awards di Rivogliamo Dontae’ Jones. Ricordiamo che I premi sono espressione delle idee della redazione (da ora RDJ), di Davide Rosa (da ora DavideR) e Matteo Plazzi (da ora Matteo) di Dailybasket e di Davide Uccella (da ora DavideU) di Basketinside. Continua a leggere

Il tavolo delle grandi

Lo sapete, noi preferiamo parlare di basket e non delle cose brutte che possono girare attorno al mondo dello sport, dagli arbitraggi ai soldi alle polemicucce di quartiere. Però, proprio perché ci piace questo gioco, due paroline su quanto successo domenica van dette.

Ricapitolando, a 16 secondi dalla fine Lollo Gergati (sempre lui) segna ancora una volta da tre e porta Torino avanti di 1. Il coach di Napoli, Massimo Bianchi, decide di non chiamare timeout, gli azzurri effettuano la rimessa e danno la palla a Ceron. Dal canestro di Gergati passano pochi secondi (cinque) e a quel punto il gioco si ferma perché il tavolo chiama un timeout. Che Bianchi, appunto, non aveva chiamato. Si discute, c’è un po’ di confusione, il tavolo torinese invece che sotterrarsi per l’errore commesso se la ridacchia anche un po’. Bianchi molto signorilmente decide di levarli dall’imbarazzo e utilizza il timeout.

Il problema è che al ritorno in campo della squadre c’è rimessa per Napoli da centrocampo con 11 secondi da giocare. Quindi gli arbitri e il tavolo, per ringraziare Bianchi per averli tolti dall’imbarazzo di aver chiamato un timeout inesistente, hanno deciso di fare finta di nulla e di proseguire il gioco come se il coach napoletano avesse effettivamente chiamato il timeout. A pensarci a freddo la scelta dovrebbe essere stata questa, ma al momento la nostra reazione è stata più o meno la seguente

Ora.

Non sappiamo se Ceron avrebbe segnato se non fosse stato fermato il gioco.

Non sappiamo se senza il timeout Napoli avrebbe trovato la tripla di Brkic per il +2.

Non sappiamo se Mancinelli avrebbe segnato con il fallo, in un’azione in cui Torino ha avuto pochissimi secondi a disposizione per cercare il canestro della vittoria.

Non sappiamo se dopo il canestro di Mancinelli Bianchi avrebbe chiamato il timeout che non ha potuto chiamare perché aveva gentilmente concesso l’ultimo rimanente per venire incontro all’errore del tavolo.

Non sappiamo se la preghiera di Black, con qualche secondo in più a disposizione, avrebbe trovato il bersaglio.

Non sappiamo se tutto questo possa essere oggetto di ricorso da parte di Napoli, ma la vediamo difficile.

Di sicuro sappiamo che a Torino dovrebbero cambiare gli addetti al tavolo, che va bene che questo è un campionato dilettantistico, ma ste cose non le abbiamo visto manco in C Regionale. E chest’è.

Chiù Black rà midnight

Torino è più forte, ben allenata e gioca un bel basket, dunque ha meritato di vincere. Il pezzo post partita potrebbe anche finire qui, ma se non scriviamo qualche migliaio di parole noi non siamo contenti, e quindi andiamo avanti.

La buona notizia è stata la risposta del pubblico, in crescita rispetto alle uscite precedenti (sui 1400 spettatori, ancora pochini ma piano piano aumentiamo) e decisamente più caloroso. Sarà la partita piacevole, sarà che non c’è il Napoli, sarà che il nome Torino evoca sempre reazioni poco amichevoli. Fatto sta che c’è una bella atmosfera, si fa casino quando lo si deve fare e a fine partita c’è pure l’applauso per la squadra nonostante la sconfitta.

Napoli deve fare a meno di Bryan ma recupera Ceron (ultima apparizione a Veroli alla seconda giornata) e in parte anche Allegretti, in campo più per far rifiatare Brkic che per altro. Torino ancora senza Steele e Mancinelli, che però è presente al palasport per raccattare numeri di telefono di pulzelle e una buona dose di insulti. Ah, e la mozzarella.

Continua a leggere

Verso Napoli-Torino: due chiacchiere con Davide Rosa

Domenica si torna in campo con Torino e quale migliore occasione per ritirare fuori dal cassetto la nostra rubrica di preview? A illustrarci la situazione in casa PMS è Davide Rosa, che segue Torino per Dailybasket ed è tra le menti malate che sono dietro al miglior podcast italiano sull’NBA (Ball Don’t Lie) e al miglior sito dove leggere articoli di basket (Grantl… ehm, Hoops Democracy). Lo trovate su twitter con l’intuitivo nick @ShOwmeHOw2play. Insomma, è un prezzemolino che manco l’Alessia Merz dei bei tempi.

Napoli e Torino. Ci eravamo lasciati due anni fa con due eliminazioni abbastanza brucianti nei playoff di DNA, ci ritroviamo in Gold dopo due percorsi decisamente diversi. Domenica pomeriggio ho dato un’occhiata alla partita con Capo d’Orlando sulla webtv di LNP. Due anni fa il PalaRuffini era abbastanza deserto, ora me lo ritrovo con 5mila persone solo due ore prima di Juventus-Napoli. Che diamine è successo?

E’ successo che c’è un progetto interessante, con acquisti importanti e con giocatori come Mancinelli che sono un’ottima aggiunta oltre che dal punto di vista tecnico per una Lega Gold anche dal punto di vista promozionale. Lo stesso Pillastrini domenica faceva notare come al suo arrivo (la scorsa stagione, non tanti anni fa), ci fossero, testuali “poco più delle moglie dei giocatori, ora ci sono 5.000 persone che chiedono gli autografi anche dopo una sconfitta”.  Torino ha voglia di basket e come “bogia nen” sono difficili da muovere, per cui ci voleva una squadra di alto livello per riprendere entusiasmo. Ecco, se posso aggiungere una cosa, mi ha stupito molto la disponibilità di Mancinelli ed Amoroso con i tifosi. Sono sempre pronti a farsi fotografare e a firmare autografi sorridenti senza dare l’impressione di atteggiarsi da Star, cosa che con il loro pedigree qui a Torino pensavo potessero fare.

napolitorino2011b

Napoli-Torino al PalaBarbuto nella stagione di DNA. L’ultimo scontro diretto lo abbiamo rimosso, non esiste.

Continua a leggere