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Le nove gare di… Dario Cefarelli

Come se il sito della LegaPallacanestro non facesse già abbastanza schifo, abbiamo scoperto che se un giocatore viene tagliato da una squadra la sua scheda sul sito sparisce. Kaputt. E’ come se non fosse mai esistito.
E se invece questo giocatore viene scambiato? Semplice, il link rimanda alla scheda della sua vecchia squadra, con i dettagli delle partite giocate con la vecchia squadra, e basta.
Insomma scordatevi le medie di Cefarelli, se non quelle che ci eravamo salvati sulla nostra app, ossia 2.3 punti di media in 9 partite in maglia azzurra, il 38% da 2, 0/2 da 3 e il 63% ai liberi.

cefafine

Alla fine, come immaginavamo quando fu firmato, il Cefalo ha giocato sempre da 4, approfittando dell’infortunio di Allegretti per incrementare il minutaggio e fare pure qualche presenza nello starting five. L’impressione che ci ha dato? Finché fa le cose semplici è uno che in campo ci può stare, ma di tanto in tanto tende ad inventarsi dei tiri che non hanno alcun criterio.

Per cosa lo ricorderemo

Ricordare chi?

E il futuro?

Sarà ancora under, quindi immaginiamo che Caserta lo mandi ancora in prestito a farsi le ossa da qualche parte.

Trieste-Napoli: le pagellacce

Consueto appuntamento con le pagellacce, ormai immancabili come i video delle conferenze post partita di Pozzecco. Che, diciamolo con tutta la stima e il rispetto del mondo, un po’ hanno rotto i coglioni. Come le pagellacce.

Malaventura 6: Partita “onesta” del Capitano, bravissimo a farsi trovare pronto – come sempre – dalla sua mattonella dell’angolo sinistro per segnare l’importantissimo canestro del 73-78, quando Trieste aveva ritrovato un minimo di entusiasmo con un parziale di 5-0.

Black 6: Passo indietro rispetto alla prova con Brescia, non tanto per le percentuali che non lo premiano (ma i due tentativi da 3 erano allo scadere dei 24 secondi… piuttosto non gli è entrato mai l’arresto e tiro frontale), quanto per qualche palla persa di troppo e per un primo tempo difensivamente rivedibile, con Carra (Carra eh, non Rajon Rondo) che gli scappava da tutte le parti. Decisamente meglio nella ripresa, con le soluzioni con Brkic e Bryan di cui abbiamo scritto nel recap. Leader emotivo della squadra con i suoi timeout in campo e un paio di decisi richiami a Ceron che non aveva fatto il giusto movimento su una rimessa e a Cefarelli per un’infrazione di passi.

Montano 5: Due tiri sbagliati frutto di due forzature, ci è piaciuto di più in altre occasioni.

Bryan 8: 15 punti e 6 rimbalzi con 7/8 al tiro. Segue gif esplicativa.

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Cefarelli 6: Quando fa le cose semplici e il lavoro sporco è efficace; non si capisce perché ogni tanto voglia complicarsi la vita.

Weaver 7: 20 punti nei primi tre quarti, attaccando il canestro come piace a noi. Nel quarto quarto si limita a fare il facilitatore e a segnare un gran canestro in arresto e tiro dopo aver fatto saltare il difensore.

Brkic 7,5: L’attacco di Napoli nel primo tempo si fonda esclusivamente su Weaver e su di lui. E’ il protagonista della rimonta con due triple frontali consecutive nel terzo quarto, ma trova anche dei bei canestri dal post, dove sfrutta al meglio i centimetri di vantaggio nei confronti di Diliegro. Chiude il terzo quarto a 21 punti, poi assiste al Sylvere Bryan Show. Il telecronista triestino cerca di intimidirlo chiamandolo ripetutamente “Airone di Cesenatico”, ma ogni sforzo è vano.

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Non male David, non male…

Ceron 4,5: Ha segnato più punti (21) nella prima partita giocata a marzo che nelle tre successive (18). Altro dato? In queste tre gare il numero di punti segnati è identico alla somma di palle perse e falli fatti (7+11, 18 insomma). Non sappiamo cosa voglia dire, se non che son tre gare che gioca malissimo.

Bianchi 6,5: Nel primo tempo Napoli fa acqua da tutte le parti, ma negli spogliatoi ottiene ciò che vuole e la squadra risponde alle sue sollecitazioni. Salvezza ottenuta con discreto anticipo, adesso si può chiudere la stagione in tranquillità.

Torino-Napoli, le pagellacce

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Col sangue ancora amaro per una sconfitta difficile da mandare giù, eccovi le “pagellacce”. Da Ceron a Weaver, i due volti i quella che doveva essere un’impresa…

Malaventura 6: Tanta buona difesa sugli esterni di Torino, che a parte Gergati non incidono. Sbaglia un paio di tiri aperti di troppo.

Black 6: Ordinato e non fa danni. E già questa sarebbe una notizia. Però da una point guard Usa ti aspetti sempre di più, altrimenti tanto valeva fare scelte diverse.

Montano 5.5: Poco spazio (9 minuti in campo), ma sfruttato non bene.

Bryan 5: Chiude con 7 punti e un solo rimbalzo. Sarebbe stato più utile segnando solo un punto e prendendo 7 rimbalzi.

Cefarelli 6: Tiene bene il campo nei minuti concessi.

Weaver 5: Come si fa a dare 5 in pagella a uno che mette 15 punti, 10 rimbalzi, 5 assist, giocando una partita perfetta per 30 minuti? Si dà se combina due disastri negli ultimi 40 secondi: chiamasi palla persa sanguinosa in attacco e una difesa su Mancinelli nel possesso decisivo, che onestamente non è concepibile. Non puoi saltare a vuoto su quelle finte del Mancio che conosce tutto il mondo. E se non le conosceva, vista una vista tutte quante.

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Kyle a febbraio, ovvero “se non sei sul lato sinistro NON TIRARE E PENETRA”

Brkic 6.5: Fino a quel tiro da tre punti l’ennesima partita da “speriamo che finisca presto questo campionato”. Poi la perla. Ma non è bastato.

Ceron 9: Una partita stratosferica: 27 punti in 29 minuti, con 10-15 al tiro e 4/6 da tre. Talento unito a una buona (grossa) dose di incoscienza. Con quel primo passo e la capacità di creare dal palleggio, può diventare giocatore da massima serie (a patto di trovare continuità nel tiro oltre l’arco).

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La shot chart di Marco a Torino… not bad.

Bianchi 6.5: Prepara la partita alla perfezione, sia sul piano tattico che mentale. Lucido nel non chiamare il timeout che il tavolo erroneamente gli affibbia, disegna una rimessa efficace. Sull’ultimo possesso le colpe non sono sue.

Napoli-Trento: le pagellacce

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Aaaaaah, le pagellacce!

Malaventura 5,5: Unico a produrre qualcosa dalla panchina, essenzialmente nel secondo quarto, quando realizza 8 dei suoi 10 punti.

Black 5: Mah.

Montano 5: Seconda partita consecutiva senza canestri dal campo, nelle ultime tre ha 1/11 al tiro. Al di là di questo, oggi mediocre anche nel playmaking ed è un peccato, perché non è che Black stesse giocando sto partitone.

Bryan 4,5: Dal momento del cambio di panchina solamente con Trapani è sceso sotto quota 8 rimbalzi, nonostante minutaggi non altissimi. Il fatto è che in attacco non puoi proprio dargli la palla. Tra parentesi, VENTICINQUE per cento in stagione ai liberi.

Cefarelli 5,5: Esordio discreto per il Cefalo, che almeno si sbatte un minimo. Gioca sempre come 4, porta qualche blocco, un paio di buone rotazioni decenti… insomma, è in campo. Avremmo voluto vederlo in una gara di panzate con Elder.

Weaver 5: Solito tabellino bello pieno (16+9+5) ma mai come oggi i numeri mentono. Dieci dei suoi punti arrivano nel primo quarto, quando è forse l’unico a creare; uscito lui (sul 19-28) iniziamo a difendere e torniamo sotto (27-30). A questo punto rientra e il cambio successivo è sul 44-57, quindi entrambi i parziali li abbiamo beccati con Kyle in campo.  Si eclissa nella ripresa, a parte un paio di canestri su rimbalzo d’attacco. 13 perse nelle ultime due.

Brkic 5,5: Parte male, poi ne mette 8 nel secondo quarto. In generale, diversamente da altre volte, ci prova… ma in coppia con Bryan fanno 16 punti (tutti di David) e 16 rimbalzi. Per intenderci, la coppia Pascolo+Baldi Rossi fa 37+26.

Ceron 4: Peggiore partita dell’anno senza neanche iniziare a discuterne.

Bianchi 5: A volte sembra un po’ timoroso nel chiamare i timeout, tipo a fine secondo quarto quando aspetta di prendere il break di 9-0 che chiude il tempo. E’ vero che mancavano due uomini da quintetto ma gli effetti della scossa iniziano a diminuire, l’attacco è statico e con i playoff che si allontanano dovrà trovare il modo di motivare i ragazzi.

Cefa, portaci le mozzarelle

Il Cefa in ottima compagnia.

E quindi le voci che circolavano da Capo d’Orlando erano giuste: Dario Cefarelli sbarca a Napoli  (non è ancora ufficiale, ma ieri si allenava al PalaBarbuto…) dalla Sicilia e torna nella sua Campania. Originario di Maddaloni, prodotto del maicelebratoabbastanza vivaio della Juve Caserta (sì lo so, la rivalità e tutto quello che volete voi, ma intanto sfornano giocatori), con cui ha esordito in Serie A. Cinque minuti di media per lui sia nel 2011/2012 che nella stagione successiva, nonostante qualche problema fisico di troppo. Al trofeo Galeo partecipa alla gara delle schiacciate ma probabilmente è emozionato (si gioca al PalaMaggiò) e i risultati sono – diciamo – rivedibili.

Alto 199cm, Sacripanti lo ha progressivamente avvicinato a canestro, trasformandolo in un 4 che in alcuni frangenti può essere schierato anche come 5. In quest’ultimo ruolo ha giocato nella Nazionale Under 20 che la scorsa estate ha conquistato gli Europei di categoria (15 minuti di media, 3 punti e 2 rimbalzi).
Dopo il trionfo europeo va a Capo d’Orlando per imparare i fondamentali dal professor Sandro Nicevic e per portare le mozzarelle a coach Poz.

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