Archivi tag: Casale Monferrato

RDJ’s Awards – Seconda parte

Seconda e ultima parte dei bellissimi Awards di Rivogliamo Dontae’ Jones. Ricordiamo che I premi sono espressione delle idee della redazione (da ora RDJ), di Davide Rosa (da ora DavideR) e Matteo Plazzi (da ora Matteo) di Dailybasket e di Davide Uccella (da ora DavideU) di Basketinside. Continua a leggere

“Chi controlla i rimbalzi vince la partita”

sakuragi

Hanamichi, quanto ci servirebbe uno come te…

Non facciamo drammi. Casale Monferrato è una buona squadra nonostante la giovane età, gioca in un campo caldo, ha probabilmente la migliore PG del campionato (Kevin Dillard, l’alter ego di Omar di The Wire) e soprattutto ha una gran difesa. Contro di loro Torino ne ha segnati 58, Trento e Ferentino 62, Verona 64, Capo d’Orlando 66.

Ed è pure vero che è una squadra abituata ad avere molti più possessi degli avversari perché va con almeno due uomini a rimbalzo d’attacco (dove è seconda solo a Trieste) ed è la migliore del campionato per palle recuperate.

Però.

Però hai perso 18 palloni, di cui 8 Weaver.

E però loro prendono poco più di 10 rimbalzi offensivi a gara. Tu gliene hai concessi 20, che hanno fruttato 21 punti da seconda opportunità. Più 14 da palle perse. Fate due conti.

Aggiungiamo che Napoli ha concesso il 50% da 3 (13/26) ad una squadra che fa compagnia alla Expert nei bassifondi della graduatoria di specialità e il quadro è completo. Per carità, la grande prestazione balistica prima o poi la incoccia chiunque. Ma il dato dei rimbalzi offensivi concessi è clamoroso.

Domenica si sono giocate due partite in una. Nella prima Napoli ha difeso bene. Ha sofferto a rimbalzo, sì, come soffrirà per tutta la partita, ma è riuscita a trovare tante stoppate e ha cercato di correre il più possibile, soprattutto con Ceron e Weaver. La Expert non ha dovuto neanche trovare tiri da tre, tanto bene o male (vd. shot chart sotto) arrivava sempre al ferro. Kyle, poi, era in versione polpo: segna da sotto, segna da fuori, va a rimbalzo, sporca le linee di passaggio, stoppa tutto quello che passa dalle sue parti. Mette una tripla, dall’altra parte recupera palla e va ad appoggiare. Napoli è avanti 36-25 e sembra in totale controllo a tre minuti e quaranta dall’intervallo.

casalenapoli1

Il buon primo tempo di Napoli.

Continua a leggere

Il coach con la stella

Per avvicinarci in maniera adeguata a Ferentino-Napoli abbiamo pensato di coinvolgere uno dei guru della controinformazione cestistica, il temutissimo e querelatissimo Delontearenas che, in quanto abruzzese, può dirci qualcosa di più sul coach dei laziali Franco Gramenzi, che tanto stima. In questo modo dovremmo esserci risparmiati procedimenti giudiziari. Forse.

Ringraziamo Delonte per la collaborazione, per la quale gli dovremmo una birra, ma visto che è astemio ce la beviamo noi, e cominciamo.

gramenzi-stella Continua a leggere

Io speriamo che me la Cavina

Che cos’è il genio? E’ fantasia, intuizione, decisione e velocità d’esecuzione.

Free Trade Hall di Manchester, 1966. Il re del folk Bob Dylan sfodera la chitarra elettrica e dal pubblico un ottuso integralista dell’acustica gli grida “Judas”. Bob non si scompone, dà del bugiardo a chi – poveraccio – non è ancora in grado di capire, si gira verso la band incitandoli a suonare “fucking loud” e si lancia in una clamorosa versione di Like A Rolling Stone.

Vincent Van Gogh non sarà compreso per tutta la sua vita. Moby Dick di Herman Melville fu a lungo dimenticato: pubblicato nel 1851, fu riscoperto solo nei primi anni del Novecento. Gran parte delle opere di Kafka raggiunse il grande pubblico solo dopo la sua morte. Nessuno si interessò degli esperimenti di Mendel con le piante di piselli, eppure oggi è considerato come il padre della genetica moderna.

E voi pretendete che il pubblico napoletano capisca il gioca jouer di Cavina?

Continua a leggere

Lega 2 Gold: ecco il nostro ranking

La nuova Lega 2 in versione Gold si presenta ai nastri di partenza rinnovata nel look, roster e lineup delle squadre partecipanti. Abbiamo provato a costruire una griglia, che in termini di pronostici sul lungo periodo ha la stessa attendibilità del “sì” appena pronunciato da Belen Rodriguez a Stefano “nonsoqualesantomihabenedetto” De Martino. Torniamo seri (?) e mettiamo su questo ranking. Ultima cosa, per noi il livello medio è cresciuto rispetto alla passata stagione: da una parte ci sono nomi grossi nelle squadre con alto budget, dall’altra vediamo un ragionamento quantomeno logico nei team di seconda fascia, che con meno soldi hanno provato a costruire roster interessanti. Continua a leggere