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Cefa, portaci le mozzarelle

Il Cefa in ottima compagnia.

E quindi le voci che circolavano da Capo d’Orlando erano giuste: Dario Cefarelli sbarca a Napoli  (non è ancora ufficiale, ma ieri si allenava al PalaBarbuto…) dalla Sicilia e torna nella sua Campania. Originario di Maddaloni, prodotto del maicelebratoabbastanza vivaio della Juve Caserta (sì lo so, la rivalità e tutto quello che volete voi, ma intanto sfornano giocatori), con cui ha esordito in Serie A. Cinque minuti di media per lui sia nel 2011/2012 che nella stagione successiva, nonostante qualche problema fisico di troppo. Al trofeo Galeo partecipa alla gara delle schiacciate ma probabilmente è emozionato (si gioca al PalaMaggiò) e i risultati sono – diciamo – rivedibili.

Alto 199cm, Sacripanti lo ha progressivamente avvicinato a canestro, trasformandolo in un 4 che in alcuni frangenti può essere schierato anche come 5. In quest’ultimo ruolo ha giocato nella Nazionale Under 20 che la scorsa estate ha conquistato gli Europei di categoria (15 minuti di media, 3 punti e 2 rimbalzi).
Dopo il trionfo europeo va a Capo d’Orlando per imparare i fondamentali dal professor Sandro Nicevic e per portare le mozzarelle a coach Poz.

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Il coach con la stella

Per avvicinarci in maniera adeguata a Ferentino-Napoli abbiamo pensato di coinvolgere uno dei guru della controinformazione cestistica, il temutissimo e querelatissimo Delontearenas che, in quanto abruzzese, può dirci qualcosa di più sul coach dei laziali Franco Gramenzi, che tanto stima. In questo modo dovremmo esserci risparmiati procedimenti giudiziari. Forse.

Ringraziamo Delonte per la collaborazione, per la quale gli dovremmo una birra, ma visto che è astemio ce la beviamo noi, e cominciamo.

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Archiepicchia

Terza sconfitta consecutiva – per quanto preventivabile in casa di un’Orlandina che veniva da cinque vittorie di fila (dopo aver perso le prime tre) – e quinta nelle ultime sei partite. I dati sono là e riassumono la crisi. Napoli a novembre ha iniziato a trovare l’attacco (dai 70 di media di ottobre ai 78 con il 51% da 2 e il 37% da 3), ma ha totalmente smarrito la difesa: nelle ultime tre partite nella casella punti subiti leggiamo 91, 90, 85.

I difetti li abbiamo imparati a conoscere in questi primi due mesi di stagione:

  • inizi di gara sballati (anche a Capo d’Orlando pronti via e subito -8) che ti costringono a rincorrere per tutto il match;
  • tantissime difficoltà contro gli esterni avversari: massimo rispetto per Portannese ma, al di là dei punti segnati, 6 rimbalzi offensivi manco fosse Ben Wallace…;
  • incapacità di trovare una soluzione in grado di portarti due punti facili quando ne hai bisogno (nell’ultima gara i tiri da 2 e quelli da 3 si sono equivalsi e l’Upea è riuscita ad evitare che Weaver attaccasse il canestro con continuità);
  • continuo vivere di folate, che se riesci a tornare sul -5 grazie a Black che in un break segna 11 punti su 12 dei tuoi, poi il coach decide di toglierlo e in due minuti becchi un parziale di 0-12 che chiude il tempo.

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Lega 2 Gold: ecco il nostro ranking

La nuova Lega 2 in versione Gold si presenta ai nastri di partenza rinnovata nel look, roster e lineup delle squadre partecipanti. Abbiamo provato a costruire una griglia, che in termini di pronostici sul lungo periodo ha la stessa attendibilità del “sì” appena pronunciato da Belen Rodriguez a Stefano “nonsoqualesantomihabenedetto” De Martino. Torniamo seri (?) e mettiamo su questo ranking. Ultima cosa, per noi il livello medio è cresciuto rispetto alla passata stagione: da una parte ci sono nomi grossi nelle squadre con alto budget, dall’altra vediamo un ragionamento quantomeno logico nei team di seconda fascia, che con meno soldi hanno provato a costruire roster interessanti. Continua a leggere