Il giorno in cui Bryan sconfisse la Bora

Se vi aspettate analisi tecnico/tattiche approfondite, avete sbagliato sito e periodo dell’anno. Sarà la salvezza matematicamente ottenuta con la vittoria a Trieste, saranno i primi caldi, sarà che dopo giornate intere a vedere la March Madness in diretta abbiamo faticato a guardare la replica della partita. Fatto sta che ci siam impigriti, tanto che l’idea di base era quella di unificare recap e pagellacce. Poi son venute fuori comunque parecchie parole inutili (tra cui queste), e quindi abbiamo spezzato come al solito.

Prima di iniziare, un messaggio dal nostro sponsor Cicciotto Cartofer, con una pubblicità dai sapori vintage

Napoli schiera Cefarelli in quintetto al posto di Allegretti che è indisponibile e va a fare compagnia a Valentini a bordo campo. Valentini, te lo ricordi Valentini? Chissà che fa, chissà come sta…
Il primo tempo di Napoli è disastroso. Ciò essenzialmente a causa di una transizione difensiva adatta più ad una scampagnata che ad una partita contro una squadra a caccia di punti per salvarsi. Carra fa ciò che vuole su Black, proviamo anche la zona ma becchiamo due triple in faccia… Insomma, un disastro. I primi venti minuti finiscono con Trieste che tira con il 57% da 2 e il 62% da 3, ma soprattutto con 18 assist su 20 canestri segnati. Che è un dato ridicolo in NBA, figuriamoci in un campionato europeo. Rivedendo la partita ci è sembrato che il tavolo sia stato un po’ generoso, ma tant’è. Si va sotto sul -15, ma soprattutto con 52 punti subiti.

Non sappiamo cosa sia successo nell’intervallo, ma pretendiamo che la storiografia parli di un Massimo Bianchi che incita i suoi come Al Pacino in Any Given Sunday, spronandoli alla reazione.

alpacino

Ciao Al…

Fatto sta che dal 55-40 impattiamo sul 55-55, con Weaver e Brkic sugli scudi e una difesa che finalmente è presente e non concede spazio all’attacco triestino… E se levi le certezze ad un attacco di ragazzi (promettenti, ma pur sempre ragazzi) e di onesti mestieranti, ci sono ottime chance che tu vinca la partita.
Al 30simo il punteggio è ancora sul +4 per i giuliani, ma Napoli ha vinto il quarto di 11 e ha messo parecchia sabbia negli ingranaggi dei padroni di casa. Brkic è a quota 21, Weaver a 20, e in due hanno segnato 41 dei 64 punti della Expert.

Aspettate un attimo che andiamo a vedere il tabellino finale per leggere a quanto hanno chiuso… COME BRKIC 21 E WEAVER 22? E COME HA FATTO NAPOLI A SEGNARE 20 PUNTI NELL’ULTIMO QUARTO?

Così.

Gorilla Dunk!

Sintesi del quarto quarto

Da 68-64 a 68-74 grazie a 8 punti di Bryan, che riesce finalmente a trovare la giusta intesa con Black. Napoli la riprende e la vince con i giochi a due tra il play e i lunghi, due modi totalmente diversi di interpretare la situazione di partenza: Brkic “poppa” e ti piazza le due triple frontali che non puoi mai concedergli. Sylvere rolla con i tempi giusti, approfittando di una difesa triestina non eccezionale (finora in stagione il pick and roll Black/Bryan era sempre stato disinnescato senza troppe difficoltà) e inizia a sollecitare la struttura del canestro a suon di schiacciate. Prende fiducia e trova anche qualche rimbalzo offensivo. Di conseguenza Brkic può tranquillamente rimanere seduto nell’ultimo quarto.

Nel secondo tempo Trieste ha segnato solo 23 punti, tirando 9/30. 7 i punti segnati nell’ultimo quarto (vinto da Napoli 20-7), con i padroni di casa che hanno tirato con il 25% (3/12).
La difesa ti farà vincere i campionati, ma va bene pure per le partite che servono per salvarti.

triestesecondotempo

Il secondo tempo di Trieste

Un pensiero su “Il giorno in cui Bryan sconfisse la Bora

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