Il coach con la stella

Per avvicinarci in maniera adeguata a Ferentino-Napoli abbiamo pensato di coinvolgere uno dei guru della controinformazione cestistica, il temutissimo e querelatissimo Delontearenas che, in quanto abruzzese, può dirci qualcosa di più sul coach dei laziali Franco Gramenzi, che tanto stima. In questo modo dovremmo esserci risparmiati procedimenti giudiziari. Forse.

Ringraziamo Delonte per la collaborazione, per la quale gli dovremmo una birra, ma visto che è astemio ce la beviamo noi, e cominciamo.

gramenzi-stella

Franco Gramenzi nasce a Teramo il 13 settembre 1963.

All’età di 5 anni ottiene la promozione in prima elementare: questo accadimento influenzerà irrimediabilmente il resto della sua vita.

Proviamo ad isolare cinque semplici motivi per voler bene a quest’austero cinquantenne, benché sia il prossimo avversario del Napoli Basket.

1 – Il Coach con la stella

Come avrete notato, da venerdì 25 maggio 2012 Franco Gramenzi appone una vistosa stella alla sua uniforme. Quel giorno, infatti, ottenne la decima promozione della sua carriera da capoallenatore di pallacanestro.

Dieci promozioni in 24 campionati da head-coach (interrotti solo da un biennio come vice-allenatore a San Benedetto del Tronto agli inizi della cavalcata), ovvero una promozione ogni due anni e mezzo: non si conoscono eguali nella pallacanestro italiana, un leader nel settore.

Franco Gramenzi ha vinto una Serie D, tre B2, un torneo di Legadue e cinque campionati di B1 o B d’Eccellenza o DNA o Legadue Silver o DNA Silver o, per comodità, Serie Gramenzi.

I suoi unici tre detrattori al mondo (Antonetti, Zeppieri e Bonina) gli imputano di non aver mai conquistato una promozione dalla Serie A alla categoria superiore. Incontentabili.

2 – Grandi gioie ai piccoli

Teramo, Campli, Scafati, Capo d’Orlando, Veroli, Barcellona Pozzo di Gotto, Ferentino: messi assieme i luoghi dove Franco Gramenzi ha raccolto successi non raggiungono gli abitanti di un quartiere di Napoli.

Un signore di provincia specializzato nell’esaltare posti che non fanno neanche Provincia, preferibilmente al Centro-Sud. Curiosamente la sua unica esperienza al Nord, da subentrante a Casale Monferrato, si è conclusa con una retrocessione, annullata però dal ripescaggio dei piemontesi proprio in ragione dell’assurdità logica della retrocessione di una squadra allenata da Gramenzi.

Il Coach ha condotto per la prima volta al professionismo della Legadue piazze come Scafati, Capo d’Orlando, Veroli, Ferentino e Teramo.

Sia a Veroli che a Ferentino è riuscito a rivoluzionare il tabellone playoff sovvertendo il fattore-campo delle serie; indimenticabili le eliminazioni delle corazzate Brindisi (nel 2007 con Veroli) ed Omegna (nel 2012 con Ferentino).

A Capo d’Orlando rilevò una squadra penultima in classifica e la consegnò alla promozione.

Discorso a parte nella sua Teramo, raro esempio di profeta in patria. C’è la mano di Franco Gramenzi in tutte le quattro promozioni ottenute dal Teramo Basket nella sua storia. Nell’estate del 2001 Carlo Antonetti è indeciso se mollare una squadra salvatasi dalla retrocessione in B2 con 200 spettatori al palas oppure telefonare a Gramenzi. Chiama Gramenzi e due anni dopo il Teramo plana in Serie A in un PalaScapriano gremito con Mario Boni da capo-ultras. Più che profeta, una leggenda in patria.

 3 – Rialzarsi dalla delusioni

Anche nella storia di un vincente come Gramenzi troviamo sconfitte; poche, ma possiamo trovarle. Dalle quali il Coach teramano ha saputo immediatamente risollevarsi a suo modo: vincendo un campionato.

La delusione più cocente nella sua carriera si materializza nella primavera del 2000, davanti ai 5000 presenti nel Palasport di Rieti che attendono solo una vittoria nello spareggio per la promozione in Legadue. E invece gli amarantocelesti non reggono la pressione e perdono contro il Castelmaggiore allenato da Demis Cavina (toh…, nRDJ): dodici mesi dopo Franco Gramenzi sarà portato in trionfo dai tifosi di Capo d’Orlando.

Nel 2006 in Legadue non evita la retrocessione sul campo al Casale? Va a Veroli e vince il campionato.

Tra il 2008 e il 2009 riceve il primo e secondo esonero in carriera a Veroli e Scafati? Va a Barcellona Pozzo di Gotto e… sì, vince il campionato.

Lo sta facendo anche in questo secondo torneo di Legadue alla guida di Ferentino, iniziato con quattro sconfitte, cinque nelle prime sei giornate, e proseguito con quattro vittorie nelle ultime sei partite, compreso il successo sul campo di Trapani inviolato da oltre due anni e mezzo e 42 gare.

4 – Liberarsi delle etichette

Come per molte Leggende, anche sul conto di Franco Gramenzi sono circolate e continuano a circolare delle leggende, leggende provinciali e non metropolitane date le tappe del suo percorso.

Alcuni sostengono che non abbia un rapporto confidenziale con l’inglese. Lui risponde all’accusa in francese, la lingua studiata alle scuole superiori, delegando per eventuali chiarimenti il fidato vice Agostino Origlio.

Altri, prendendo spunto dalla calunnia precedente, sostengono che abbia problemi a gestire giocatori americani che non facciano “Tyrone” di nome e “Grant” di cognome o che non siano nati a Peoria e tirino da vent’anni con oltre il 40% da tre. Gramenzi risponde seccato che lui è riuscito ad allenare persino Shawnelle Scott, un newyorkese che prima di ogni partita pretendeva di farsi la doccia al palasport.

I più maliziosi accusano Gramenzi di essere un coach da minors, non adatto ai massimi palcoscenici. I suoi fans replicano facendo notare come l’unica volta che abbia allenato in Serie A si sia salvato in cavalleria con una squadra senza sponsor.

5 – Non se la tira e non è un ruffiano

Franco Gramenzi è uno di noi, che non vinceremo mai neanche il torneo 3 vs 3 estivo sulla spiaggia.

Ok, a parte quella vistosa stelletta che porta sulla giacca, ma per il resto è uno come noi, è un anti-personaggio, mai una dichiarazione sopra le righe, mai una polemica per attirare l’attenzione.

Il Coach non fa polemiche, ma non perché non abbia un carattere forte, tutt’altro.

Gramenzi non è incline al marketing né alle pubbliche relazioni e questo lo ha forse ostacolato in alcuni momenti, come a Teramo nell’estate del 2004, un bivio della sua carriera. Troppo genuino ed amato dal pubblico teramano per poter proseguire assieme alla barba e l’ego di Antonetti e allora via, lascia la sua città in Serie A ma senza scie velenose.

Oppure a Barcellona Pozzo di Gotto, dove allontana il presidente Bonina entrato nello spogliatoio per strigliare la squadra. Il pubblico di Barcellona si schiera col Coach abruzzese, i siciliani dominano il campionato ma Bonina, casualmente, non riconfermerà Gramenzi per la Legadue.

Potrà capitarvi di ascoltarlo di prima mattina ospite in collegamento da Ferentino con Radio Riviera Gran Sasso, mentre analizza l’andamento di tutte le squadre abruzzesi rispolverando aneddoti su Pietrone Bianchi, Tommy Plateo, Pippo Gagliardo ed altri suoi magici pretoriani.

Per questo e per altro ancora, vogliate bene a Franco Gramenzi.

Si allega Curriculum Vitae.

1987-88 a Teramo in Serie D: promozione in Serie C.

1988-89 a Teramo in Serie C: sesto posto.

1989-90 e 1990-91 a San Benedetto del Tronto come vice allenatore e responsabile delle giovanili.

1991-92 a Campli in B2.

1992-93 a Campli in B2

1993-94 a Campli in B2: promozione in B1.

1994-95 a Teramo in B2.

1995-96 a Teramo in B2: promozione in B1.

1996-97 a Teramo in B1: salvezza.

1997-98 a Scafati in B1: promozione in Legadue.

1998-99 a Rieti in B1: quarti di finale.

1999-2000 a Rieti in B1: finale.

2000-2001 subentra a Capo d’Orlando in B1: promozione in Legadue.

2001-2002 a Teramo in B1: promozione in Legadue.

2002-03 a Teramo in Legadue: promozione in Serie A.

2003-04 a Teramo in Serie A: 14° posto.

2004-05 a Scafati in Legadue: semifinale.

2005-06 subentra a Casale Monferrato in Legadue: retrocessione (con ripescaggio).

2006-07 a Veroli in B1: promozione in Legadue.

2007-08 a Veroli in Legadue: esonerato.

2008-09 a Scafati in Legadue: esonerato.

2009-10 a Barcellona Pozzo di Gotto in B1: promozione in Legadue.

2010-11 subentra a Ferentino in B1.

2011-12 a Ferentino in B1: promozione in Legadue.

2012-13 a Ferentino in Legadue.

2013-14 a Ferentino in Legadue.

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