Due punti e tanti segnali positivi

Visto che siamo i soliti scassacazzo, ci leviamo subito il dente: l’unica recriminazione della partita con Trieste è che la potevamo tranquillamente vincere di 15 punti, invece ci siamo messi a giochicchiare e nei minuti finali sono tornati a -4. Per il resto risultato mai in discussione, seconda vittoria consecutiva (per la prima volta dall’inizio del campionato) e Napoli sempre in vantaggio, dall’inizio alla fine (e potremmo dire una cazzata ma forse è la prima volta che accade anche questo). Se questi sono gli effetti della conferma di Cavina, pronti a toglierci il cappello.

Ci aspettavamo qualcosina di più da Trieste, reduce da tre vittorie consecutive contro squadre di ottimo livello, ma a parte il solito Carra e qualcosina da Ruzzier e Mastrangelo non abbiamo visto molto. E questo è un altro buon segnale da parte di Napoli. Hoover limitato a dovere (anche se non stava benissimo), ci sono 19 di Harris e 9 di DiLiegro, che essenzialmente è l’unico giocatore della squadra a superare i due metri. Dalmasson ha spedito Harris sulle piste di Weaver e quindi si è visto spesso il povero Coronica (188cm) combattere con Allegretti. Però non mollano mai e possono fare il loro campionato togliendosi qualche soddisfazione.

Alla fine a fare la differenza sono state la nostra difesa (subito due infrazioni di campo per i giuliani) e i nostri USA: Black molto positivo, ha forzato poco e cercato di mettere tutti in ritmo, ha preso di infilata continuamente un Ruzzier tanto bravo nella metà campo offensiva quanto predisposto a subire penetrazioni su penetrazioni in difesa.

Kyle Weaver semplicemente mostruoso: dopo la sconfitta interna con Verona, solo due settimane fa, dicevamo che questa squadra aveva bisogno di Gioia e Rivoluzione. E dicevamo che per la rivoluzione c’era bisogno di un leader. Kyle sembra aver portato entrambe le componenti: ormai la squadra è sua, e quei 18 punti con 6 rimbalzi, 3 assist e 7/7 da 2 del primo tempo lo confermano. Ancora di più perché sembrava giocasse senza aver neanche messo la quarta. E’ un giocatore totale, che ha saputo prendere le misure del campionato e che è praticamente immarcabile quando riceve in area (ieri 0 tiri da 3). Ed è totalmente in confidenza, portando anche quella gioia e quella faccia tosta di chi sa di essere più forte.

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In generale l’attacco ha girato molto bene: non è stata giornata nel tiro da fuori (1/12, l’unica tripla di Montano) e quindi abbiamo colpito tanto da sotto (16/21 nel primo tempo), approfittando dello scarso tonnellaggio dei triestini. Ma questo è un aspetto, come ha evidenziato anche il buon Davide Uccella su Basketinside, che fa parte di un trend che ha visto i tentativi dall’arco scendere in maniera consistente nelle ultime partite (30 con Verona, 18 a Brescia, 12 ieri).

Domenica si va a Ferentino, cerchiamo di farci un bel regalo di Natale.

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